Cuba minaccia di sospendere l’embargo

FARMACEUTICA
Aids, Castro contro le multinazionali
Cuba minaccia di sospendere l’embargo

 

Il presidente cubano Fidel Castro ha annunciato che il suo paese produce medicinali anti-Aids brevettati dagli Stati Uniti e ha minacciato di oltrepassare l’embargo e invadere anche con altri prodotti, i mercati oltre i confini del paese.

Ricollegandosi alla vicenda del Sud Africa, ossia al conflitto tra il governo del paese che fu di Mandela e il cartello farmaceutico mondiale, relativamente all’introduzione dei farmaci generici (non più sotto brevetto , quindi, meno cari) per la cura dell’Aids, il presidentissimo cubano Fidel Castro, sabato 17 marzo, è apparso in tv.

In un discorso indirizzato ad alti dirigenti cubani, il lìder maximo ha attaccato gli Stati Uniti e le loro aziende farmaceutiche per il tentativo di proteggere i brevetti dei loro prodotti anti-Aids tramite l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Senza specificare quali dei molti medicinali anti-Aids Cuba stia producendo, Castro ha plaudito al Sudafrica e al Brasile, che autorizzano le proprie aziende a produrre versioni locali meno costose dei medicinali anti-Aids per combattere la malattia.

Castro ha difeso la violazione cubana dei brevetti americani dei medicinali anti-Aids come risposta a fatti che considera analoghe violazioni americane. In questo senso, il leader cubano ha parlato del rum. “Mi piacerebbe sentire qualche protesta da coloro che hanno rubato l’Havana Club, che è cubano”, ha affermato Castro, il quale ha annunciato che il suo paese comincerà a produrre il rum Bacardi, troppo caro per i suoi ascoltatori.

Nel 1999, i tribunali americani stabilirono che il rum Bacardi, prodotto nelle Bermuda da esiliati cubani, poteva essere distribuito con il marchio Havana Club perché le distillerie cubane erano state nazionalizzate nel 1959 da Castro. Il marchio Havana Club è internazionalmente riconosciuto come cubano e viene distribuito in tutto il mondo, in concorrenza con il rum Bacardi, da una “joint venture” tra una azienda statale cubana e l’azienda francese Pernod Ricard. Ma quello che a Castro non va giù è che i proprietari della Bacardi finanziano generosamente il movimento anticastrista in esilio e appoggiano la legge Helms-Burton del 1996 che rinforza l’embargo americano contro Cuba.

A cura di E.S.

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