La crisi nella crisi

La crisi nella crisi

    Il mezzo del cammin di vita che nella descrizione di Dante rappresentava circa i30 anni  nella nostra cultura e nella longevità conquistata dalla nostra tecnologia scientifica, si è spostato ai 50 anni. Il “mezzo” inteso come punto centrale, in cui si passa dall’uomo maturo all’uomo sggio, che nell’immaginario collettivo sono figure ben definite con ruoli propri, volendo usare una simbologia astrologica, la parte marziana del forgiare con la potenza maschile, rappresenta l’uomo maturo fino a cinquant’anni circa, mentre la parte saturniana, rappresenta la strutturazione e la saggezza di chi ha superato la parte impetuosa della vita e si appresta ad essere un punto di riferimento e di crescita per gli altri, chi ha acquietato la passionalità trasformandola in saggezza.

   Analizziamo una crisi specifica, che in questi ultimi anni, si sta strutturando stiamo assistendo ad una crescente percentuale di separazioni in un età particolare, intorno ai cinquanta anni, quando le grandi fatiche di sistemare casa lavoro e figli, non sono ormai più una preoccupazione, i figli sono grandi e vanno da soli, la casa è comperata, il lavoro è stabilizzato. Insomma non ci sono più  obbiettivi duri e stressanti da raggiungere tutto dovrebbe filare liscio e “finalmente” dovrebbe essere il momento Magico della coppia, in cui la maturità dei sentimenti e delle azioni rende l’essere umano più affascinante in cui si è abbastanza liberi mentalmente da potersi dedicare meglio ai piaceri della vita con la rispettiva metà. Eppure avviene qualcosa che fa si che si mettere in discussione le decisioni e gli impegni di una vita e si rivolge lo sguardo altrove?

    Questo essere strutturato e saggio, dall’uomo nella nostra cultura, non viene facilmente accettato, in quanto l’ambiente non favorisce un’identificazione serena con ciò che comporta l’essere  “anziani” (tra l’altro di fondamentale importanza) ma tende a sponsorizzare la figura dell’uomo di successo bello intelligente elegante e forte. Quindi non c’è da meravigliarsi se molti uomini non riescono ad entrare in questa diversa fase della vita e tendono a restare ancorati “con i mezzi che hanno” alla fase precedente, come ricominciando a costruire un’altra vita magari con una donna più giovane che gli dia la sensazione dell’allontanare il tempo in cui dovrà comunque affrontare ciò che per ora è stato solo rimandato.

A cura di Paola Felici

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