Il suicidio è una questione genetica

GENETICA
Il suicidio è una questione genetica
Una mutazione che agisce sulla seratonina

 

Cos’è che da origine al suicidio? Una domanda cruciale a cui molti scienziati hanno, da sempre, cercato di fornire una risposta esauriente che avesse valore assoluto. Trattandosi di un fenomeno complesso in cui intervengono sia fattori biologici e psicologici oltre che sociali, gli approcci sono stati diversi e spesso inconcludenti.

L’ impulso del suicidio può essere innescato geneticamente. Questo l’ultimo contributo alla scienza da parte dell’Università di Ottawa, in Canada. Analizzando un gruppo di persone fortemente inclini al suicidio, infatti, un’equipe canadese ha trovato una mutazione del gene in grado di aumentare del doppio, o addirittura del triplo, le possibilità del suicidio.

“Se qualcuno ha questa predisposizione genetica ma non gli accade niente di male, è possibile che non succeda niente – afferma David Bakish, coordiantore della ricerca e professore di psichiatria all’Università di Ottawa. Ma se a questi succede qualcosa di forte, come perdere il lavoro o qualcos’altro, è molto probabile che il meccanismo si metta in moto da solo”. Il gene in questione è un recettore che influisce sul livello chimico di serotonina, la sostanza chimica del cervello che ha effetti sullo stato di eccitazione dell’individuo.

La ricerca si è basata su un campione di 120 pazienti con disordini depressivi. Nel 35% dei casi è stata riscontrata una mutazione, un valore doppio rispetto ai pazienti normali. Ma il fatto statisticamente più rilevante è stato quello che i pazienti con pensieri suicidi hanno presentato una maggiore frequenza di avere la mutazione genetica.

“I pensieri di un potenziale suicida possono essere ben distinti da quelli di un altro malato di mente – afferma Bakish. Questo significa che la scoperta potrebbe condurre alla compilazione di un “suicide test” per identificare gli individui a rischio. Con il test una persona può facilmente conoscere la propria inclinazione al suicidio, prenderla in tempo e cercare di curarla”. I pensieri suicidi possono, infatti, essere virtualmente eliminati con droghe come il Prozac.

Tuttavia, è inevitabile che il progetto del gene del suicidio, cosi come quello del test, sollevi spinose questioni di tipo etico. Il suicidio è la nona causa di morte nel Nord America, e si provi ad immaginare cosa succederebbe se trapelasse all’esterno l’informazione che un individuo è un potenziale suicida, sarebbe uno shock in grado di compromettere qualunque persona.

A cura di E.S.

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