L’esperienza di essere un rappresentante

L’esperienza di essere un rappresentante

Siamo tutti connessi, ed in oltre, noi esseri umani siamo antenne quantiche, l’esperienza di essere “rappresentante” da la possibilità di percepire, speso sentire fisicamente, sensazioni e sentimenti che sono appartenuti ad altri. Durante le rappresentazioni, spesso persone assumono atteggiamenti anche fisici, riconosciuti dal cliente come appartenenti a membri della propria famiglia, senza che nessuno si sia conosciuto prima. Questo accade quando si lavora nel campo quantistico dell’impronta familiare, si recuperano informazioni senza nessuna influenza data da racconti o conoscenze personali.

Un altro buon aspetto del fare il rappresentante in un lavoro di mimica del campo, è quella di andare a recuperare frammenti risonanti con la propria storia personale, che emergendo e trovando una soluzione, lasciano solvere anche ciò che di personale il rappresentante porta nel campo quantico senza esserne consapevole. La conseguenza? che di li a poco nella vita del rappresentante si sciolgono situazioni che fino a quel punto non funzionavano, e questo senza neanche “sottoporsi ad una costellazione personale” detta così sembra certamente strano, ed è secondo me essere scettici nell’avvicinarsi a queste esperienze, la “convinzione e la bontà dell’evento” non è nel crederci, ma nello sperimentarlo, tutto ciò che può raccontarsi non può spigare a fondo ciò che accade.

Costellazioni Familiari Sistemiche metodo di Berth Hellinger Psicogenealogia o Sindrome degli Antenati di Anne Ancelin Schutzenberger.
A cura di dott Paola Felici
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